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Secondo le testimonianze storiche, Reichenau era già stata colonizzata dagli antichi Romani, che apprezzavano l'isola soprattutto per la sua posizione strategica. Nel 724, San Pirmin fondò l'ormai famoso monastero di Reichenau, che divenne un centro culturale della regione grazie alla sua scuola e all'ampia biblioteca. Nel periodo successivo furono costruite tre chiese: La chiesa di Santa Maria e San Marco, che apparteneva al monastero, la chiesa di San Giorgio (famosa per i suoi murales) e la chiesa di San Pietro e San Paolo. Tutte e tre le chiese furono costruite tra il IX e il XII secolo in stile romanico. Anche l'insediamento dell'isola iniziò con il monastero. Già allora sull'isola si coltivavano ortaggi e vino, una tradizione che si è conservata fino ad oggi. Oggi Reichenau è completamente coltivata, con terreni agricoli e serre che si estendono al di fuori delle aree residenziali fino alla riva del mare.
Il turismo svolge un ruolo importante accanto all'agricoltura. L'attrazione principale rimane il monastero benedettino, la cui abbazia e i cui giardini sono aperti al pubblico. Ci sono anche due musei: il Museo Generale di Reichenau, con informazioni ed esposizioni sulla storia dell'isola, e il Tesoro nella Cattedrale di Santa Maria e San Marco, dove sono esposti i tesori del monastero. Entrambi i musei offrono regolarmente visite guidate.
La natura dell'isola è altrettanto interessante: tra Reichenau e la terraferma si trova il Wollmatinger Ried, un paesaggio paludoso di canneti con numerose specie animali e vegetali rare. A causa del suo status di riserva naturale, il Wollmatinger Ried non può essere visitato da soli, ma solo con una guida esperta. I vacanzieri che amano andare in barca troveranno pane per i loro denti sul Reichenau. Sulla riva dell'isola si trovano almeno un noleggio di barche e una scuola di vela, da cui è possibile esplorare l'Untersee in quasi tutte le direzioni. C'è anche un percorso circolare intorno all'intera isola, sempre lungo l'acqua, passando per aree balneari e ormeggi.
